credits photo by: Simone Biavati
Grande Momento per Lucio Corsi che rappresenterà l’Italia all’Eurovison Song Contest 2025 dopo la rinuncia di Olly vincitore di Sanremo. Dopo aver partecipato in gara per la prima volta alla 75° edizione del Festival di Sanremo, classificandosi secondo e vincendo il Premio della Critica Mia Martini con il brano “Volevo essere un duro”, Lucio Corsi annuncia “Ippodromi 2025”, due imperdibili date a Roma e Milano – prodotte da Magellano Concerti – previste sabato 21 giugno all’Ippodromo delle Capannelle di Roma – Rock In Roma e domenica 7 settembre all’Ippodromo Snai San Siro di Milano per il Milano Summer Festival. L’annuncio arriva dopo che il suo “Club Tour 2025”, in partenza il 13 aprile, ha registrato il tutto esaurito. Il 21 marzo 2025 uscirà il nuovo omonimo album “Volevo essere un duro”, disponibile in pre-save e pre-order a questo link nei formati Vinile e CD.
«“Volevo essere un duro” è un disco che parla d’infanzia, di amicizia e d’amore. È un album di fantasia con i piedi per terra. In questo album ho cercato di trovare il sogno non fuggendo nel cielo ma strisciando sui marciapiedi, passando sotto i tavoli da pranzo o nascondendomi negli armadi. È un disco di ricordi personali mescolati a storie di altra gente. Ci sono molti personaggi in queste canzoni, da Rocco il bullo della scuola media al Re del rave, una sagoma romantica e sgangherata, fino a Francis Delacroix, mio grande amico (forse immaginario, ma non importa)»
Scritta e composta da Lucio Corsi e Tommaso Ottomano, che hanno curato anche la produzione assieme a Antonio “Cuper” Cupertino, “Volevo essere un duro” – presentata al Festival – parla di quanto il mondo ci vorrebbe infallibili, con la solidità dei sassi e la perfezione dei fiori, senza dirci però che tutti i fiori sono appesi a un filo. Il videoclip, diretto da Tommaso Ottomano e prodotto da Borotalco.tv, vede l’amichevole partecipazione degli attori e comici toscani Leonardo Pieraccioni e Massimo Ceccherini. Carletto, il bambino protagonista del video, mandato a letto senza cena per una brutta pagella, si ribella alla decisione dei genitori scatenandosi sulle note del brano, con l’aiuto di Lucio e della sua chitarra. La cameretta tappezzata di poster e con lo stereo a palla diventa il regno in cui la canzone si manifesta, per proteggerci dalle aspettative e pressioni degli altri e per ricordarci “quanto è duro il mondo per quelli normali”.