In Friuli, a Gemona, in provincia di Udine, un gruppo di genitori ha avviato il primo progetto in rete e l’idea è stata ripresa anche da un gruppo di famiglie di Vimercate, in provincia di Monza Brianza, e di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno. L’idea è quella di collegarsi tra genitori e fare “cartello” nell’acquisto e nell’uso dei cellulari, tablets e pc per i propri figli non prima della seconda media. Soprattutto è importante che lo facciano tutti i genitori per non creare disagi ai ragazzi che si sentono diversi rispetto agli amici che hanno il telefonino. E’ infatti molto importante che le famiglie stringano una sorta di patto di solidarietà creando una connessione tra i genitori dei figli preadolescenti. L’accesso a Internet da parte dei ragazzi infatti oggi è sempre più precoce e i genitori hanno paura a livello di nucleo familiare di proibire il cellulare fino ad una certa età ai propri figli per non farli sentire asociali.

Da qui la necessità di fare rete per condividere la gestione del mondo digital dei propri figli. Chi vuole partecipare a questo patto genitoriale sottoscrive quattro punti: 1) promuovere momenti di educazione al digitale ragazzi e adulti. 2) far accedere i propri figli a contenuti digitali adeguati all’età. 3) gestire il controllo di Internet videogiochi smart. 4) dare ai figli uno smartphone personale dopo la fine della seconda media.

C’è da dire che in Italia già in quinta elementare tantissimi bambini hanno un proprio cellulare, mentre in prima media ce l’hanno tutti. Sarà forse utile l’ idea di un patentino per lo smartphone con un controllo del mondo digitale…Ma piacerà ai ragazzi?

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