“Nel concetto di donna rientra chiunque si definisca tale”. È in base a questo assunto, contenuto nel regolamento sulle quote rosa dei Verdi tedeschi, che Tessa Ganserer, al secolo Markus, ha potuto occupare un seggio riservato alle donne in parlamento. Questo, a pochi mesi dalla sua elezione ha sollevato la polemica da una corrente femminista, sostenitrici dell’iniziativa “Geschlecht zählt” (“il genere conta”), per queste femministe tedesche il problema è che Tessa Ganserer è “fisicamente e legalmente un uomo”, in quanto non è operata e non ha cambiato le sue generalità maschili. Le femministe, che chiedono a gran voce la revoca del seggio parlando di “frode elettorale”. Le attiviste accusano i Verdi di voler introdurre in Parlamento il concetto di autodeterminazione di genere senza alcun fondamento giuridico. Il cambiamento in Germania è già in atto, tra le proposte più discusse contenute nel disegno di legge proposto dai Verdi, c’è quella di permettere agli adolescenti e i ragazzi di potersi presentare davanti al giudice dei minori per farsi autorizzare un intervento per il cambio di sesso, anche qualora la famiglia fosse contraria.
