Sangiovanni non ci sta e risponde per le rime ad un articolo pubblicato sul Corriere del Ticino che ha letteralmente fatto a pezzi la sua esibizione dal vivo al Festival Castle on air al Castelgrande di Bellinzona. “Non denigrate la mia arte, non dite che le mie sono solo canzoncine per bambini”, si è sfogato il cantante su Instagram replicando al giornalista e spiegando gli inconvenienti tecnici sorti durante l’evento. Il giornalista autore del pezzo dal titolo “Gli inganni di Sangiovanni” ha scritto un’aspra critica rispetto all’esibizione del cantante che, per problemi tecnici, non ha potuto affrontare al meglio l’evento live. Il commento però non risparmia giudizi, non solo relativi al concerto, ma sulla musica di Sangiovanni in generale. Parla di “ritmiche e arrangiamenti in voga accompagnate da testi traboccanti dell’ingenuità tipica degli adolescenti”, o ancora di un Sangiovanni che “crolla miseramente” quando viene messo su un palco davanti ad un pubblico in presenza. Proprio Sangiovanni attraverso i social dice la sua: “Ho finito il mio concerto e ho provato a dare il meglio di me lo stesso per far vivere una bella serata alle persone che avevano pagato il biglietto, ho portato avanti il mio lavoro al meglio. Al contrario tuo che hai scritto di tutto pur di infangare quello per cui vivo, commentando inoltre scelte artistiche che non c’entrano nulla con quello che è successo. Scrivo tutto ciò per ringraziare le persone che mi hanno difeso e che si sono divertite. Odio il giornalismo non oggettivo quando si parla di articoli informativi. Non dite che il mio live è stato una *erda e basta. Non denigrate la mia arte. Non dite che le mie sono solo canzoncine per adolescenti o per bambini. Ho fatto cantare e ballare piccoli che hanno una vita meno fortunata della nostra e ne vado fiero. Sì, CON LE CANZONCINE, come le chiami tu, o voi. La gente lo capisce e lo riconosce. La gente sa da che parte stare”.
