Guardoni informatici, hackeravano i sistemi di videosorveglianza alla ricerca di immagini hot nelle case di ignari cittadini per poi rivendere i filmati su Telegram a 20 euro. Un vero e proprio “mercato” quello scoperto dalla Polizia di Stato, che ha effettuato dieci perquisizioni in tutta Italia e smantellato il sistema.
In alcuni casi, le immagini facevano riferimento a telecamere installate presso alberghi, studi medici e spogliatoi di palestre e piscine. Al termine di tale selezione, le credenziali di accesso venivano affidate ad altri sodali che, attraverso “vetrine” online create ad hoc, le mettevano in vendita sulla rete. I proventi illeciti venivano reinvestiti nell’acquisto di sempre più aggiornati software per l’effettuazione degli attacchi informatici.
I luoghi virtuali scelti dagli indagati per i loro propositi illeciti erano principalmente i social Telegram e VKontakte, conosciuto come la versione russa di Facebook. I video erano venduti a 20 euro. Ma c’era anche la possibilità di un “abbonamento Vip”: pagando altri 20 euro si potevano ottenere direttamente le password di accesso alle singole telecamere violate in una sorta di regia personalizzata .
