Sta finalmente arrivando la primavera, una delle stagioni migliori per contemplare i paesaggi e condividere su Instagram. Se voi siete dei patiti delle stories e dei social, eccovi servita la moda del momento: le panchine giganti.
Stiamo parlando di classiche panchine che trovate in tutti i parchi, ma in formato maxi. Insomma, quando riuscirete a salirci vi sembrerà di essere microscopici. Ma perché sono così instagrammabili? Soprattutto per le location in cui sono collocate. Solitamente si affacciano infatti su paesaggi e panorami da paura, adagiate su morbide colline e vigneti e talvolta con le montagne a fare da sfondo. Non potete non riconoscerle: sono sempre contraddistinte da colori accesi che le fanno risaltare anche da chilometri.
Tutto è partito nel 2009 da un designer americano. Il boss che si nasconde dietro tutto questo e che le ha inventate è Chris Bangle, che nel 2009 ha avuto l’ideona del secolo. La prima panchinona è nata nel 2010 nel comune di Clavesana, in provincia di Cuneo, dove Bangle vive con la sua famiglia. Da lì a poco, la prima panchina gigante è diventata una delle attrazioni top della zona. E allora perché non esportare la moda anche altrove? Detto, fatto. Peccato che la cosa sia un po’ sfuggita di mano e siamo arrivati al momento a 281 panchine, con altre 58 in costruzione. E visto che all’estero ci copiano tutto, ne stanno mettendo pure lì. Tornando al nostro Belpaese, la maggior parte si trova tra Lombardia e Piemonte, mentre le altre si dividono tra Valle d’Aosta, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Molise e Puglia. Sono talmente tante che si può tornare un po’ bambini e vantarsi di collezionarle tutte, grazie al passaporto del Big Bench Community Project che permette di farsi fare un timbro a ogni panchina visitata. Foto, timbro e condivisisone! Ecco il sito dove trovarle tutte, compresa quella di Trarego Viggiona ritratta nella foto: https://bigbenchcommunityproject.org/