Il pene maschile sta crescendo, non a vista d’occhio, ma secondo la media mondiale sì. Lo ha reso noto la SIA (Società Italiana di Andrologia), commentando uno studio portato avanti dalla Stanford University. Non si tratta necessariamente di una buona notizia, Alessandro Palmieri, presidente SIA e professore di Urologia all’Università Federico II di Napoli dice: “L’aumento delle dimensioni dei genitali maschili potrebbe essere un altro indicatore dell’impatto di fattori ambientali, come l’esposizione a inquinanti o l’aumento di stili di vita poco sani. Questi potrebbero infatti alterare il funzionamento del sistema endocrino, modificando in modo anche strutturale l’apparato riproduttivo maschile. Lo studio quindi suggerisce l’importanza di approfondire e valutare le ripercussioni dei fattori ambientali sulla salute sessuale e riproduttiva maschile, a cui la SIA ha sempre dedicato molta attenzione sia dal punto di vista divulgativo che scientifico”. Ad essere aumentata è la lunghezza del pene eretto, mentre quella del pene a riposo rimane praticamente invariata, circa 8,5 centimetri. I peni eretti, invece, sono passati da una media di 13 centimetri a una media di 15,24 centimetri, con un incremento del 24% della lunghezza...decidete voi se gioirne!
