Da vari supermercati: «In parte sono scorte per paura della guerra, in parte aiuti per l’Ucraina». Dopo che nei giorni scorsi il Governo svizzero ha diramato attraverso il sito ufficiale una serie di informazioni sulla protezione della popolazione civile in relazione alla guerra in Ucraina, tra domenica e lunedì diversi punti vendita italiani nella zona di confine sono stati letteralmente svuotati. A far scattare la corsa ad accaparrarsi beni di prima necessità è stata la nota dell’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE), dove si legge: “La popolazione dovrebbe essere in grado di provvedere al proprio sostentamento per diversi giorni senza aiuti esterni. L’Ufficio federale raccomanda quindi di tenere delle scorte d’emergenza sufficienti per circa una settimana.
