L’episodio risale all’8 aprile 2017: sul sito rollingstone.live apparve la notizia “Fedez e J-Ax arrestati con 28 grammi di cocaina nella macchina”. Lungo il testo veniva riportato che i due avevano imboccato contromano via Montenapoleone ed erano stati fermati dai carabinieri. Una volta perquisita l’auto, sempre secondo quanto riportato dall’autore della fake news, i militari avrebbero trovato cocaina. Addirittura era stato riportato il particolare di un passante avrebbe sentito dire ai due cantanti che la droga non era la loro. I due artisti, che erano stati travolti da messaggi e insulti, furono costretti a fare una smentita ufficiale e poi querelare l’autore per diffamazione. La Procura aveva chiesto l’archiviazione sostenendo che, anche se il reato era oggettivamente configurabile, l’indagato non sarebbe stato punibile perché aveva esercitato il diritto di fare “controinformazione”: e cioè una “spettacolarizzazione del pettegolezzo” che gli inquirenti sostengono caratterizzi l’ambito delle “notizie dedicate al cosiddetto gossip”. Inoltre l’autore – noto come il re delle bufale – non sarebbe, secondo gli inquirenti, credibile perché aveva già firmato numerose fake news. Gli avvocati di Fedez, Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci, si erano opposti all’archiviazione. E anche il giudice ha imposto che l’uomo vada a processo
