Attenzione a come si usano le parole sui social. Non si può scrivere ‘bimbominkia’ sui social: la Cassazione stoppa chi ricorre al termine, invocando il diritto di critica. L’epiteto intende definire una persona dotata di scarsa cultura e capacità linguistica, ma adesso fa scattare la diffamazione aggravata: La sentenza si riferisce a una causa intentata dall’ambientalista Rizzi, così appellato su Facebook da un’amica dell’ex presidente del consiglio regionale del Trentino, Diego Moltrer. Rizzi era stato definito un “bimbominkia” in un gruppo di Facebook che conta 2297 iscritti, a causa dei suoi insulti al presidente del Consiglio regionale del Trentino. Attenzione quindi…

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