C’è un profondo e duraturo legame tra Luca Carboni e il mare, e – più in generale – verrebbe da pensare con l’estate, tra desiderio, riflessione e (talvolta) malinconia.
Non è un mare generico il suo, ma è precisamente – e aggiungiamo romanticamente – quella parte dell’Adriatico su cui si affaccia la Romagna. Un mare speciale, fatto di incontri, avventure, sogni, di cuori trovati e – di anno in anno – ritrovati per taluni, spezzati per altri. Impossibile non far caso a tutto questo, da quando – era il 2 gennaio del 1992 – è uscita una delle sue canzoni più celebri: “Mare mare“, secondo estratto dal quinto album in studio, intitolato appunto “Carboni” (album che contiene tra gli altri, “Ci vuole un fisico bestiale“, “La mia città“, “L’amore che cos’è“, “Le storie d’amore“).
