Nessuno se ne sarebbe accorto (a parte Blanco), se @luciadalgri non avesse postato il video su Tik Tok. E in quel breve filmato, che ha poi fatto il giro del web, l’artista bresciano, sta chiudendo il concerto per la festa in piazza Duomo in un mare di fan, mentre una mano femminile indugia un po’ troppo sul suo baricentro. E Lucia, l’autrice delle immagini, commenta: «Grazie alla ragazza che mette la mano sul c… di Blanco rovinandomi il video dove lui prende per mano il mio ragazzo». Quello che è successo a Blanco, in una piazza che conteneva 19.900 persone, più altre trentamila intorno, è diventato lo spunto per farsi una domanda e provare a trovare la risposta. E’ stata molestia?
«Era una violenza sessuale», commenta l’avvocata Giulia Bongiorno, senatrice leghista, fondatrice assieme a Michelle Hunziker di «Doppia difesa», la onlus impegnata contro le discriminazioni, gli abusi, la violenza sulle donne. Codice penale alla mano, articolo 609 bis, spiega: «La violenza sessuale è costituita da qualsiasi atto che risolvendosi in un contatto corporeo anche fugace tra soggetto passivo e soggetto attivo ponga in pericolo la libertà di autodeterminazione». Nella fattispecie: palpeggiare zone erogene senza il consenso dell’altro — uomo o donna che sia — può integrare il delitto di violenza sessuale, con una pena da 6 a 12 anni di reclusione. «La parola chiave è il consenso», va avanti l’avvocata. «Durante la sua esibizione Blanco non era nelle condizioni di manifestarlo».
Sarebbe interessante sapere cosa pensa il diretto interessato. Ma Blanco, nel post pubblicato dopo il concerto su Instagram, dà solo appuntamento ai fan a Bologna e li ringrazia. «Un bagno d’amore». No comment.