Per entrare la maglia è obbligatoria

È il messaggio scritto su alcuni cartelloni affissi all’ingresso di bar e attività commerciali a Jesolo. Si tratta della stretta dei comuni della costa veneta per dire basta al torso nudo, e non solo, in città e per promuovere il decoro urbano nelle località marittime come Jesolo. “L’ordinanza però non basta, per farla rispettare servirebbe il corpo di polizia” dichiara il presidente del comitato dei commercianti della città. Una situazione fuori controllo quella denunciata dai commercianti della zona. “Negli ultimi anni la situazione è davvero peggiorata – racconta il gestore di una tabaccheria – sono costretto a mettere un buttafuori all’ingresso per evitare che la gente entri in costume“.  Ma nel resto d’Italia? Un tempo esisteva il reato di «atti contrari alla pubblica decenza e pudore»: vi rientravano tutti quei comportamenti – posti in luogo pubblico o aperto al pubblico – che possono considerarsi scostumati o che creavano scalpore e offesa nel sentimento popolare. Si pensi a chi fa la pipì per strada o gira con il sedere completamente nudo. Oggi, tale comportamento è ancora vietato ma, anziché essere punito da norme penali, viene sanzionato con una pena di carattere amministrativo che va da 5mila a 10mila euro. Dunque, nessun processo penale ma una sanzione di carattere pecuniario che non lascia strascichi sulla fedina penale. 

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